San Pietro in Montorio

Ci siamo regalati un tocco di serenità dopo diverso tempo in cui siamo stati fermi…Roma è stata la nostra metà e in breve vi facciamo vedere dove siamo stati.

Come sapete, le nostre passeggiate prevedono anche giri nelle città, spesso Roma è nei nostri cuori. Spero che questo giro vi piaccia, e che sia di buon auspicio. Approfittiamo anche del fatto che c’incominciamo ad avvicinare alla santa Pasqua e le immagini dei quadri o affreschi che abbiamo visitato sono inerenti a quel periodo e a tutti quei personaggi.

LUOGHI VISITATI: FORO BOARIO, TRASTEVERE, COLLE DEL GIANICOLO: CHIESA SAN PIETRO IN MONTORIO, TEMPIETTO DEL BRAMANTE, I LUOGHI DEL CANNONE, VIA CRUCIS

Km percorsi: circa 10

Consigliamo di iniziare a camminare dal Circo massimo, un luogo di ritrovo e di partenza ideale per escursionisti e podisti di tutti i giorni, in modo tale che da qui è possibile visitare l’area archeologica e turistica del foro boario e poi verso il fiume, l’isola Tiberina e infine raggiungere Trastevere, da lì seguire le indicazioni verso il colle Gianicolo. Siete arrivati.

San Pietro in Montorio

edificata nel IX° secolo, poi in seguito ad eventi di diversa natura, ma anche di spazio, fu riedificata fra il 1451 e il 1500 da Baccio Pontelli, finanziata prima dal re di Francia, Luigi XI e successivamente dai sovrani spagnoli, Ferdinando II° d’Aragona e Isabella di Castiglia e consacrata nel 1500 dal papa Alessandro VI° Borgia. Poi in epoca risorgimentale fu semidistrutta dai bombardamenti nel 1849 e in seguito ricostruita nel 1851. Il convento è proprietà del governo spagnolo dal 1876, mentre la chiesa è curata dai frati minori e luogo sussidiario di culto della parrocchia di Santa Maria in Trastevere.

Flagellazione di Cristo

E dire che ci siamo venuti apposta per vedere questo affresco. E’ il primo affresco che ti si presenta davanti, dopo che hai aperto la porta. Situazioni di luce pessima, a parte, poi ti sistemi, apri l’otturatore, mano ferma e click….L’opera di cui stiamo parlando è di Sebastiano del Piombo, su disegno di Michelangelo Buonarroti, in cui viene raffigurato il tema della flagellazione di Cristo, datata 1518, inserita in una piccola cappella di proprietà del banchiere fiorentino Pierfrancesco Borgherini. L’affresco è stato dipinto con una tecnica nuova, contrariamente agli standard soliti, che facevano uso di pigmenti murali, al contrario sono stati utilizzati i colori ad olio direttamente sull’intonaco del muro. L’affresco raffigura al centro l’episodio della flagellazione di Cristo, che lo porterà poi ad affrontare la via Crucis e la passione.

Trasfigurazione di Cristo

Si tratta della stessa opera, solo che questa si trova in alto, nel catino absidale della cappella Borgherini. Al centro Cristo, salito al cielo, tra le figure di Mosè, alla sua destra, con il testo delle leggi in mano, alla sua sinistra Elia. Sotto, tre apostoli, Pietro, Giacomo e Giovanni.

Cappella Raimondi

La cappella Raimondi, dedicata a San Francesco d’Assisi, realizzata intorno al 1640 da Gian Lorenzo Bernini. Sull’altare, molto bello ed espressivo, il bassorilievo che raffigura L’estasi di san Francesco, in marmo, opera del Baratta (1640-1650). Alle pareti laterali, i due monumenti funebri dei due fratelli Raimondi, in marmo di Andrea Bolgi. 

Estasi di Francesco

Il particolare del bassorilievo in marmo, opera di Francesco Baratta

Via Crucis

Sguardo d’insieme della Via Crucis, che risale al 1731 su commissione di Giovanni Angelo Gregori e Francesco Antonio Costa. Dopo passerà di mano in mano, fino ad arrivare alla attuale configurazione che è del 1957, realizzata dallo scultore valenziano Carmelo Pastor Pla.
Per saperne di più:
https://fondoambiente.it/luoghi/via-crucis-di-san-pietro-in-montorio?ldc

Per ogni altra informazione sulla chiesa e il luogo vi rimandiamo al seguente link:

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