Siamo di nuovo a Roma, sulle modeste erte del colle Gianicolo, dove si trova la chiesa di San Pietro in Montorio, già vista in altre precedenti uscite, proprietà dello stato italiano e “succursale” episcopale della chiesa di Santa Maria in Trastevere, comunque gestita dai frati minori.
Vi proponiamo, come sempre una visita fotografica e vi rimandiamo alla lettura di siti internet più autorevoli di noi, beninteso: il tempietto del Bramante.
Info utili per il visitatore: per la visita bisogna telefonare alla reale accademia di Spagna per prenotare la visita e per visitarlo bisogna entrare dentro l’Accademia, e chiedere al personale lì presente. Il cancello che si trova nell’edificio adiacente la chiesa è sempre chiuso, fate attenzione!
Tempietto del Bramante
Brevemente è’ un opera commissionata dai reali di Spagna nel 1502 , Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona, come scioglimento di un voto, per celebrare degnamente il luogo dove la tradizione voleva fosse stato crocifisso san Pietro, sul colle del Gianicolo a Roma. La versione storica, invece, narra che San Pietro venne crocifisso presso lo stadio di Nerone e Caligola, che si trovava nella zona dove ora si trova la parte sinistra dell’imponente colonnato del Bernini, in piazza San Pietro.
La sua costruzione si protrasse fino al 1510. A memoria, non ricordo di averlo mai visto quando ero più giovane.
Siti di interesse per spiegazioni di arte e architettura
WIKIPEDIA
ARTSLIFE
Metope e Triglifi e capitelli
Come un antico tempio classico, qui vediamo rappresentati, sull’architrave, gli ordini dorico con triglifi e metope, reinterpretati però in versione romana, con il tipo tuscanico per quanto riguarda il capitello.
*** La mètopa è un elemento architettonico del fregio dell’ordine dorico dell’architettura greca e romana. Consiste in una formella in pietra, scolpita a rilievo, a seconda dei casi altorilievo o bassorilievo, posta in alternanza con i triglifi. fonte: Google***
*** Triglifo: elemento architettonico quadrangolare, sporgente, con scanalature verticali, che nel fregio dorico si alterna con le metope e può essere di terracotta o di pietra.** fonte: Google
Balaustra e cupola
Essa si trova proprio sopra la cornice anulare, costituita da metope e triglifi.
Proviamo a dare una spiegazione di questo elemento architettonico forse tanto banale, ma utile e funzionale per dividere gli spazi, o come in questo caso, a coronamento o di divisione strutturale per un altro elemento come ad esempio una cupola. Dunque, essa è un parapetto costituito da elementi verticali chiamati appunto balaustri, poggianti su un basamento e sormontati da un’architrave profilato, definito anche cimasa.
Interno cupola
E’ la parte finale di un ambiente unico, anche se non sembrerebbe, perché la balaustra all’esterno suggerirebbe una divisione di spazi. Ma la cupola è lì per chiarire che è un simbolo di perfezione divina e una struttura tipicamente rinascimentale.
La statua di San Pietro
E’ di un anonimo artista lombardo, così ho letto e riletto sui siti, il santo apostolo catalizza l’attenzione dello spazio interno insieme ai due evangelisti, che si trovano ai suoi lati.
Pavimento
Come foto finale abbiamo scelto il pavimento dell’interno, rivestito di motivi cosmateschi, che di solito è formato da quattro tipologie di marmi incastonati tra loro a formare un mosaico a tessere di diversa grandezza, porfido rosso, serpentino verde, giallo antico e marmo bianco. Comunque date un’occhiata a questo sito DIDATTICARTE, dove si parla del pavimento cosmatesco di Westminster